Il nostro unico timore è la paura.
(Tradotto da Amalia Kolonia e Aurelio Lentini)

«La decisione di ieri dell’Eurogruppo  di non prolungare per pochi giorni il programma di aiuti è un fatto inaudito per l’Europa e determinato a impedire il diritto di un popolo sovrano a compiere una scelta democratica, il diritto sacro di esprimere la sua opinione.Questa decisione ha comportato il fatto che la Banca Centrale Europea non ha aumentato la liquidità delle banche greche, e ha avuto come conseguenza immediata la sospensione delle attività bancarie da parte della Banca di Grecia e la riduzione della disponibilità per le operazioni bancarie.

È più che evidente che questa decisione non ha altri obiettivi che ricattare la volontà del popolo greco e impedire il regolare svolgimento del Referendum. Ma non ci riusciranno.

Queste loro azioni avranno risultati opposti alle loro intenzioni. Daranno maggior forza al popolo greco che con caparbietà rifiuterà le inaccettabili proposte e gli ultimatum dei creditori. Una cosa rimane sicura, il rifiuto del prolungamento per pochi giorni del piano di aiuti e il tentativo di negare una solenne espressione di democrazia è un’azione offensiva e una vergogna per la tradizione democratica europea.

Per questa ragione ho mandato oggi una nuova domanda per un prolungamento di pochi giorni al presidente del Consiglio Europeo e ai diciotto Capi di Stato della zona euro, oltre che ai presidenti della Banca Europea, della Commissione e del Parlamento Europeo. Aspetto la loro immediata reazione a questa richiesta di elementare democrazia. Sono i soli che possono al più presto, anche stasera, ribaltare la decisione dell’Eurogruppo e dare la possibilità alla Banca Centrale Europea di garantire il flusso di liquidità alle banche greche.

In ogni caso ciò di cui abbiamo bisogno nei prossimi giorni sono la serenità e la pazienza. I depositi delle banche greche sono assolutamente garantiti, ed egualmente sono garantiti gli stipendi e le pensioni.
Le eventuali difficoltà che si potranno presentare, devono essere affrontate con fermezza e risolutezza.
Se riusciremo ad affrontarle con sangue freddo, usciremo al più presto da questa difficile situazione e con meno drammatiche conseguenze.

Oggi abbiamo l’occasione di dimostrare a noi stessi e all’Europa che il giusto può vincere. E abbiamo l’opportunità di mandare all’Europa e a tutto il mondo un messaggio di speranza e di dignità.

Dovete ricordare che in momenti critici come questi tutti ci misuriamo con la nostra storia, l’unica cosa di cui dobbiamo avere timore è la paura stessa. Ma non le permetteremo di sconfiggerci, ce la faremo: davanti ai ricatti e all’ingiustizia manderemo un messaggio di speranza e di fierezza a tutta l’Europa».

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