Di questa malattia non se ne parla più, ma di AIDS si continua a morire, soprattutto nel sud del mondo, e le disuguaglianze e la povertà sono fattori determinanti nel segnare il destino delle persone.

L’AIDS riguarda anche l’Italia, l’80% delle persone sieropositive ha scoperto di esserlo quando era già in fase avanzata di malattia: informazione e prevenzione sono scomparse e anche l’assistenza spesso è delegata alle associazioni no profit.

In Lombardia, ad esempio, ci sono 23 Case-alloggio (con 250 posti destinati ai malati di Aids e a persone fragili con multiproblematicità sanitarie) ovvero la metà di quelle attualmente presenti in Italia, ma le rette che la Regione Lombardia dovrebbe versare alle associazioni che gestiscono queste strutture sono state definite nel 2005 e non sono mai state aggiornate. Non solo: queste strutture sono state praticamente “dimenticate” durante l’emergenza Coronavirus e ora, con la crisi in Ucraina e l’aumento dei costi dell’energia, si trovano in grande difficoltà e alcune a rischio chiusura. Oggi proprio su questa vicenda c’è stata una manifestazione sotto la regione Lombardia.

Aids e diseguaglianze: alleanza di morte – Mondo e Missione

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