di Stefano Agnoletto, mio fratello che vive in Austria

Cari amici e care amiche,    in tanti e tante ci avete chiesto notizie su quello che è accaduto qua in Austria  negli ultimi mesi, fino alla sconfitta (per un soffio) dell’estrema destra razzista di domenica.Non intendo ammorbarmi con una analisi politica, anche perché non ne sarei in grado. Voglio solo condividere con voi pochi (non solo sull’Austria) e brevi spunti per una riflessione.

  1. La destra è stata fermata solo con un candidato vissuto come anti-establishment, anche se non certamente radicale. I candidati “moderati” tradizionali, impegnati ad inseguire la destra ipotizzando costruzioni di muri anti-immigrati al Brennero, sono stati spazzati via al primo turno (il governo austriaco al momento è a guida socialista, per intenderci gli alleati del PD, mentre all’opposizione ci sono da una parte la destra della FPOE e dall’altra i Verdi)
  2. Alcuni compagni qua in Austria stanno avviando una riflessione per costruire uno spazio populista, radicale e di sinistra (un po’ Podemos, un po’ Syriza), per arginare una destra razzista che si è impossessata di tutti i temi sociali abbandonati dal moderatismo imperante. Un modo per recuperare a sinistra la rabbia popolare che monta…
  3. In questi stessi giorni negli USA stanno uscendo continui sondaggi molto interessanti e che i nostri giornali riportano in modo molto parziale. Tutti i sondaggi dicono che Trump ha raggiunto la Clinton a livello nazionale e che entrambi questi candidati sono invisi alla maggior parte degli elettori USA. Questo lo avete potuto leggere anche sui nostri mezzi di informazione, che però hanno tralasciato la seconda parte.
  4. Tutti gli stessi sondaggi dicono che al momento il candidato presidenziale preferito dagli elettori americani è…Bernie Sanders, ossia il socialista radicale, vera sorpresa clamorosa dell’ultimo anno. E’ l’unico che ha un apprezzamento superiore al 50% sul totale dei potenziali votanti e mediamente è dato avanti del 10% in un ipotetico duello elettorale con Trump (la Clinton è data alla pari se non addirittura indietro….).
  5. Vi consiglio ad esempio il sito della CNN su questo, da sempre mass media schieratissimo con la Clinton che in queste ore propone questo dubbio: l’alternativa migliore alla minaccia Trump è un candidato radicale, anti-establishment, populista di sinistra?. Il problema è che Sanders ha vinto quasi tutte le primarie dove potevano votare anche gli indipendenti, perdendo invece quelle dove potevano votare solo gli iscritti al partito democratico… Il dubbio è che in realtà per l’establishment sia più accettabile un Trump piuttosto che un Sanders
  6. In Europa tutti avete visto quale è stato l’attacco frontale contro il governo di Syriza in Grecia (attacco che continua in questi giorni). Vi ricordate anche quante pagine su Alba Dorata, l’estrema destra nazista in Grecia che in realtà mai è andata oltre il 7%? Il dubbio è che molti commentatori “moderati” avrebbero preferito un exploit dei neo-nazi piuttosto che un successo di una sinistra radicale, che ha arginato l’esplodere razzista in Grecia. E poi l’hanno fatta pagare alla Grecia….
  7. In Portogallo la nascita di un governo di sinistra, con l’appoggio dei due partiti di sinistra radicale anti-austerità (il cui forte radicamento ha finora bloccato la crescita di una estrema destra)è stato duramente  ostacolato da tutte le strutture europee…. ben di più di quanto fatto contro i governi di estrema destra in Polonia e Ungheria
  8. In Spagna la forza di Podemos e la nuova alleanza con l’altra forza di sinistra anti-austerità (Izquierda Unida) ha finora bloccato anche qua la crescita dell’estrema destra
  9. Ben diversa la situazione dove la sinistra radicale è inesistente o in enorme difficoltà (beh l’Italia è un esempio da manuale…. quale alternativa accettabile a sinistra al populismo leghista o 5 stelle?) In tutti questi paesi cresce una destra razzista e oggettivamente fascista.

Potrei continuare con gli esempi, ma mi fermo perché vorrei che almeno qualcuno di voi possa arrivare fino in fondo. Da quanto schematicamente (MOLTO schematicamente) sopra descritto io traggo (altrettanto schematicamente)le seguenti conclusioni:

  1. Contro la crescita dell’estrema destra, non solo elettoralmente, ma anche come egemonia culturale nella società, è necessario ricostruire uno spazio radicale, di sinistra e fortemente populista, capace di parlare con la rabbia popolare oggi consegnata alla destra razzista e leghista. Capace di ripartire dai bisogni della gente.
  2. Emerge sempre più spesso come le forze dell’establishment (sia esso centro-destra o centro-sinistra) preferiscono uno schema in cui ci sono loro e la destra reazionaria come uniche alternative. Ciò che li disturba veramente è quando la sinistra radicale riesce a diventare forza di massa è non patetica scheggia inconcludente (in Italia lo schema Renzi-Grillo_Salvini è da manuale)
  3. Sia chiaro: io penso che l’inconcludenza della sinistra radicale in Italia è innanzitutto colpa nostra e della nostra totale incapacità, ma questo non toglie che se si vuole arginare la marea neo razzista e reazionaria… qualcosa bisogna inventare.

vabbè, grazie a che è arrivato fino in fondo e buona notte da Vienna!

ah dimenticavo…. 2 ps

ps 1: mi si chiede delle elezioni milanesi. Io faccio così: voto Basilio Rizzo sindaco e la sua lista Milano in Comune. Sapete che c’è il doppio turno, quindi questo è l’unico voto utile per assicuraci in consiglio una presenza decente

ps 2: un pò di pubblicità… questa è la pagina facebook del mio libro “The Italians Who Built Toronto”:  https://www.facebook.com/pages/The-Italians-Who-Built-Toronto/730191860381712

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