La decisione della Commissione di disciplina della corted’Appello di Genova è un insulto a qualunque principio di giustizia e rappresenta una vera e propria presa in giro verso tutti coloro che credono ancora nello Stato di Diritto.

Si potrebbe dire meglio tardi che mai……ma  la sanzione decisa, dai tre ai sei mesi di sospensione dal servizio,  è ridicola per la sua esiguità e per l’evidente sproporzione in confronto ai gravi reati commessi; tale sanzione appare ancor più una vera e propria presa in giro, se si considera che in tutti questi anni, i poliziotti, prima imputati e poi condannati, hanno potuto proseguire come se nulla fosse nelle loro carriere, ed anzi in diverse occasioni hanno ricevuto promozioni e riconoscimenti.

Il tutto nel totale disprezzo di varie sentenze della Corte Europea, che più volte ha ribadito che un pubblico funzionario sottoposto a processo per reati relativi alla propria funzione deve essere prima sospeso dal servizio e, in caso di condanna, deve essere definitivamente rimosso. Nulla di tutto questo è avvenuto in Italia, gli unici che hanno dovuto abbandonare la polizia sono stati alcuni alti funzionari per i quali i magistrati hanno deciso l’interdizione dai pubblici uffici.

Ilministero dell’Interno e i vertici della polizia hanno difeso e protetto in  tutti questi 13 anni quei propri dipendenti che hanno arrecato un grave danno non solo alle persone vittime dei loro comportamenti ma alla credibilità stessa delle nostre istituzioni. In nessun altro Paese dell’Unione Europea sarebbe stato possibile un simile comportamento.

Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici e non effettua alcuna attività di profilazione. La navigazione sul sito non richiede il consenso da parte dell’utente. Cookie policy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi