Quando nell’aula della Cassazione ho ascoltato la sentenza mi sono commosso, poi davanti al microfono di Radiopopolare non riuscivo a parlare. Un nodo in gola..La gioia razionale politica, ma anche la felicità personale. Undici anni passati a chiedere giustizia, ricevendo minacce, lettere anonime, visite inaspettate in casa, la censura sul libro, sullo spettacolo. Oggi so che non è stato inutile. Oggi finalmente sono contento per tutti noi, per me e per mio figlio che oggi ha 16 mesi….

Ora se ne devono andare. Tutti. Anche De Gennaro: sono stati condannati tutti i suoi più stetti collaboratori, coloro che da lui prendevano ordini e che a lui rispondevano: la sua responsabilità sia sul piano etico che professionale è fuori discussione. Deve immediatamente essere rimosso da sottosegretario con delega ai servizi segreti.

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