Conosco bene la situazione di Casale, vi sono stato diverse volte come parlamentare europeo e come medico.Girando nel paese, ascoltando le persone, scopri che non c’è una famiglia che non sia stata toccata da una morte per amianto. Eppure le conseguenze dell’amianto si conoscono dai primi anni ’50, ma la ricerca del profitto ha ignorato ogni informazione scientifica!Purtroppo il picco delle morti deve ancora arrivare; il periodo di latenza infatti può superare i 20 anni.

Mi auguro che ora tutte le istituzioni traggano insegnamento nel condurre con più forza la lotta contro l’amianto: bonificare i tanti siti dismessi  ma non ripuliti, togliere l’amianto dai tanti edifici dove è ancora presente, essere intransigenti verso coloro che hanno continuato a farlo lavorare come se nulla fosse. Un abbaraccio a tutta la popolazione di Casale.

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