Ricordate la “direttiva della vergogna”? Autorizzò la detenzione per 18 mesi nei CIE fu approvata nel parlamento europeo nel maggio 2008 su proposta anche di governi europei socialisti e con l’astensione degli europarlamentari del PD.Gli stessi che ora si stracciano le vesti! I diritti umani, di TUTTI gli esseri umani, non possono dipendere dalle convenienze del momento. Arriverà mai un’autocritica? Temo di no.

Ecco cosa scrivevo nel giugno 2008:

LA DIRETTIVA DELLA VERGOGNA 23 GIUGNO 2008

L’assemblea di Strasburgo ha approvato la direttiva sui rimpatri forzati. L’Europa diventa così sempre più una fortezza e nega i valori su cui è fondata. I migranti potranno essere rinchiusi nei Cpt fino a 18 mesi ed essere espulsi anche verso Paesi dai quali non provengono, senza garanzie sulla fine cui andranno incontro. E anche i bambini potranno finire nei centri di permanenza temporanea, nel totale disprezzo di tutte le convenzioni internazionali sui loro diritti.
369 voti a favore,197 contro e 106 astensioni. Così il Parlamento Europeo ha approvato pochi giorni fa la direttiva sui rimpatri degli immigrati “clandestini”, già soprannominata ‘direttiva della vergogna’. Dopo anni di trattative il testo è purtroppo passato, nonostante la richiesta giunta da Ong, associazioni, Capi di stato, intellettuali e alti rappresentanti del Vaticano di votare contro la direttiva. La normativa comprende in particolare quattro punti: il prolungamento della detenzione nei centri di permanenza temporanea fino a un massimo di 18 mesi; la possibilità di detenzione, in determinati casi, anche per i minorenni non accompagnati; il divieto di ritornare in Europa per cinque anni dopo il primo ingresso “illegale”; la possibilità di espulsione dei migranti non solo verso il Paese di provenienza, ma anche verso altri Stati.
Ciò significa che ci saranno centinaia, forse migliaia di persone che verranno espulse – si stima che oggi in Europa ci siano 8 milioni di immigrati irregolari – e mandate in Paesi che non garantiscono e rispettano i diritti umani, ad esempio; ciò significherà che di queste persone si perderanno le tracce e che il loro tentativo di fuggire dalla miseria o dalle guerre non solo sarà vanificato dal provvedimento europeo, ma potrà avere conseguenze ben peggiori sulla loro possibilità di sopravvivere. A niente sono valsi, come dicevo, gli appelli di Amnesty International, delle Nazioni Unite e di tutti i rappresentanti della società civile che da mesi chiedevano agli eurodeputati di bloccare la proposta della Commissione europea. Per quanto riguarda gli italiani, come probabilmente saprete, mentre il gruppo della Sinistra Europea di cui faccio parte ha votato contro la direttiva, il gruppo socialista si è spaccato e i parlamentari in quota Pd, ovvero ex Ds ed ex Margherita, si sono astenuti. Un atto gravissimo, di fronte ad un attacco della destra xenofoba al quale tutti gli esponenti di sinistra e cattolici avrebbero dovuto reagire con determinazione, e di fronte al fatto che il governo di centro destra non aspettava altro che la possibilità di allungare il tempo di permanenza nei cpt italiani.
Sono rimaste inascoltate le denunce – anche fatte dal sottoscritto – sulle violenze che alcuni immigrati avrebbero subito nelle strutture del Belpaese, come ad esempio in quella di Torino, dove poche settimane fa è morto un uomo in circostanze ancora da chiarire. Ora, sul fronte istituzionale, la palla passa ai governi nazionali dei Paesi membri, che dovranno recepire la direttiva. È ragionevole pensare che in Italia non ci saranno problemi a riguardo e che, anzi, il governo Berlusconi coglierà al volo l’occasione per attuare in tempi bevi un nuovo provvedimento contro gli immigrati, dopo quelli già contenuti nel famigerato pacchetto sicurezza.

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