Il Parlamento europeo ha approvato,qualche giorno fa, una risoluzione per l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF). E’ un importante riconoscimento di un obiettivo lanciato dal movimento antiliberista dieci anni fa, nel 2001, dal forum di Porto Alegre e poi da Genova nel luglio di quello stesso anno, durante le giornate di contestazione del G8. Allora la chiamavamo Tobin Tax; la TTF proposta dal Parlamento europeo ne è una versione aggiornata.

Non è certamente la soluzione di tutti i disastri provocati dalle scelte del liberismo  e dalla finanziarizzazione dell’economia, ma è un piccolo granello nei feroci ingranaggi del sistema attuale.

Un granello che può produrre risorse economiche importanti da investire nella lotta alla povertà e nella tutela della salute, che può cominciare a far pagare qualcosa (anche se ancora molto poco)agli evasori speculatori; un granello che indica con chiarezza che allora il movimento aveva ragione.

Dieci anni dopo chi aveva rappresentato il liberismo come la panacea di tutti i mali è obbligato a fare i conti con le nostre proposte.

E’ di particolare importanza il fatto che il Parlamento ha segnalato che, nel caso in cui non si riuscisse a trovare un consenso a livello globale su questa proposta, l’Unione Europea dovrebbe andare avanti da sola. Secondo il testo della risoluzione, la TTF va adottata ”senza ulteriori ritardi”.

Ora la parola è alla Commissione e al Consiglio Europeo, ma anche alla nostra capacità di valorizzare, una scelta positiva compiuta, una volta tanto, dal Parlamento europeo.

Tutte le notizie relative alla campagna italiana e internazionale sulla tassazione delle transazioni finanziarie si possono trovare su: www.zerozerocinque.it

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