– In ricordo di Toni Fontana – Sembrava impossibile, non potevamo e non volevamo crederci, eppure era vero: Toni era morto nella notte.

Ci eravamo visti la sera prima nella splendida rocca di Otranto dove il sindaco aveva offerto un rinfresco ai partecipanti al Forum internazionale “Mafie, criminalità organizzata e globalizzazione finanziaria” prima edizione di “OLE – Otranto Legality Experience”.

Un importante evento del quale sono coordinatore culturale, organizzato dal network Flare (Freedom Legality And Rights in Europe) nato su iniziativa di Libera e dell’associazione Terra del Fuoco, sostenuto dall’UE e dalla regione Puglia.

Toni,avuto notizia di questa iniziativa ci aveva immediatamente contattato per annunciarci la sua presenza. E’ arrivato ad Otranto non solo per lavoro, ma spinto da quella curiosità di scoprire sempre nuove chiavi di lettura per interpretare il mondo e poterlo raccontare in modo più efficace e vero sul suo giornale, l’Unità.

A lui, che da molti anni  girava il  mondo sfidando ogni pericolo e senza fermarsi davanti alle tante verità preconfezionate, era sembrato utile cogliere l’occasione offerta dal Forum: comprendere come le mafie si siano trasformate in potere globale e quali varchi abbia offerto loro la globalizzazione finanziaria.

Lo stava facendo con l’entusiasmo e il rigore che gli sono sempre stati consueti: ascoltando la mattina il dibattito sulle strategie dell’Unione Europea nella lotta alla grande criminalità, andando il pomeriggio fino a Mesagne per vedere come possano rinascere a nuova vita i beni mafiosi confiscati e consegnati alla società civile, raccogliendo la sera le storie delle vittime di mafia italiane, russe, africane.

Conosco Toni da molti anni, ci siamo incontrati a Baghdad, a Vicenza in occasione del referendum contro la base USA, alla Perugia Assisi e altre infinite volte fino a ieri, qui a Otranto dove abbiamo condiviso tre giorni ed altrettanti avremmo dovuto passarli insieme.

Ora possiamo solo spiegare ai tanti giunti qui da ogni parte del mondo quanto era importante averti al nostro fianco.

Vittorio Agnoletto, coordinatore culturale del Forum “Mafie, criminalità organizzata e globalizzazione finanziaria”

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