La decisione del governo di applicare il permesso a punti agli immigrati è scandalosa e totalmente ingiusta. Se gli stessi criteri fossero applicati a parlamentari e governo in un colpo solo ci libereremmo di molti parlamentari della Lega (e non solo) e di metà del governo. E’ infatti sufficiente ricordarsi le pessime performance offerte dai politici alle periodiche interviste realizzate dalle Iene per prevedere che se il criterio valesse per tutti ci troveremmo con un Parlamento mezzo vuoto. Chi dovrebbe decidere i contenuti del corso di “formazione civica”? Un governo che cerca in tutti i modi di calpestare e azzerare la Costituzione? I ministri sarebbero i primi a doverlo frequentare con in testa il Presidente del Consiglio! O forse quei dirigenti della Lega che si divertivano con il gioco “rimbalza il clandestino”? La richiesta del permesso di soggiorno per chi fugge dal proprio Paese, dalla fame e dalla miseria, è una cosa seria dalla quale può dipendere la vita o la morte; non può essere equiparata ad un concorso a punti promosso da un supermercato. Prevedere un bonus di punti nel caso di un affitto o di un acquisto di casa, è una presa in giro: tutti sanno che per i migranti è difficilissimo avere un’abitazione e che spesso sono sfruttati da locatari senza scrupoli che affittano in nero, a prezzi esorbitanti.

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