Care amiche e cari amici,

l’obiettivo, il quorum regionale, non è stato raggiunto, quindi è stata una sconfitta. Bisogna ammetterlo avendo il coraggio di guardare in faccia alla realtà.

Grazie a chi ci ha creduto e ci ha messo impegno, tempo e pensieri.

Grazie a tutte le donne e gli uomini che ci hanno sostenuto in questa difficile campagna: i voti che ho ricevuto come presidente sono stati 113.749 e quelli raccolti come lista 87.220; tanti, ma non sufficienti per mandare qualcuno al Pirellone. Rappresentano comunque un patrimonio umano e politico da valorizzare e da non disperdere.

Grazie a chi ha dato consigli, elaborato proposte, attacchinato manifesti, scritto mail e inviato sms, volantinato, organizzato incontri, parlato con le persone per strada e  sul luogo di lavoro.

Grazie a tutte e tutti i  militanti della Federazione della Sinistra che una volta di più hanno testimoniato che è ancora possibile pensare  la politica come lotta per l’ideale e non come ricerca dell’interesse personale.

Grazie agli intellettuali  e agli artisti che hanno accettato di entrare nel listino regionale.  Grazie per aver messo a disposizione di un progetto, gratuitamente e giocandosi di persona, il loro nome e la loro notorietà. Si è trattato di un atto di coraggio, in tempi di “liste di proscrizione” sui mass media per chi osa disturbare il potere.

Non sono pentito di averci “messo la faccia”. Credo che fosse necessario offrire ai lombardi un’alternativa di Sinistra a Formigoni e a Penati. In molti erano sbalorditi dalla mia scelta di candidarmi solo alla presidenza della regione e non come capolista, rendendo così impossibile, in base alla legge elettorale lombarda, la mia elezione come consigliere regionale.

Ma io continuo a credere che la politica si faccia anche fuori dalle istituzioni. Quando faccio il medico di strada, a Milano o in Africa, io faccio politica. Per questo avevo scelto di non concorrere direttamente per avere io un posto in Consiglio Regionale; ho pensato che questa volta la mia responsabilità fosse un’altra.

Mettermi a disposizione per cercare di “tirare” e fare eleggere i candidati della Federazione, per avere in Consiglio regionale delle/i compagne/i  competenti e combattivi per difendere il diritto al lavoro, allo studio e alla salute, per denunciare gli affari dell’EXPO 2015……

Purtroppo anche dalle nostre parti a volte emergono personalismi, battaglie elettorali concentrate  sulla propria  elezione, guerre delle preferenze, con poca attenzione al progetto comune. Non possiamo più permettercelo.

Forse anche questa diffusa idea della politica spiega le nostre difficoltà

Un grande ringraziamento ai candidati nelle varie province lombarde per il faticoso lavoro che hanno fatto in questa campagna. Grazie per aver messo la propria persona a disposizione di tutti noi.

Adesso dobbiamo ragionare, tutte e tutti assieme, sulla nostra sconfitta.

Io mi impegno a non abbandonare la lotta e l’impegno sociale e civile, continuerò a lavorare per la costruzione di una Sinistra che sappia essere in sintonia con i bisogni di milioni di lavoratori e cittadini.

Dobbiamo riprendere il cammino dell’unità a sinistra, perché, se la società ha “bisogno di sinistra”, le nostre divisioni risultano incomprensibili.

Fuggiamo la depressione, arma dell’avversario; guardiamo in avanti, testimoniamo le nostre idee nella vita quotidiana, lavoriamo per una sinistra unita

Un abbraccio a tutte e tutti

Vittorio Agnoletto

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