8 Set, 2025 

Come agire quando non si riesce ad ottenere una visita o un esame entro i tempi indicati nell’impegnativa dal proprio medico curante.

Assicurarsi che sulla ricetta del medico prescrittore sia indicata la classe di priorità.

  • Classe U (Urgente), prestazioni da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore;
  • Classe B (Breve), prestazioni da eseguire entro 10 giorni;
  • Classe D (Differibile), prestazioni da eseguire entro 30 giorni per le visite / entro 60 giorni per gli accertamenti diagnostici;
  • Classe P (Programmata), prestazioni da eseguire entro 120 giorni.

Se I ‘appuntamento non viene fissato nei tempi stabiliti, scrivere al CUP, al RUA (Referente Unico per l’Accesso) e, dove esistente, all’Ufficio di Pubblica Tutela (UPT) della struttura sanitaria alla quale ci si è rivolti (in genere le ASL, AUSL, ma in Lombardia si chiamano ASST), mettendo in copia l’URP (Ufficio Relazioni col Pubblico) e la Direzione Generale.

Gli indirizzi mail sono pubblicie si trovano sul sito delle singole aziende sanitarie.

Nel testo della mail, scrivere:

Chiedo che venga individuata una struttura in grado di offrire la prestazione entro i tempi indicati nell’ambito territoriale dell’ASL (ATS in Lombardia) di competenza o, qualora non doveste trovare disponibilità entro la classe di   priorità indicata nell’impegnativa, che garantiate la prestazione in regime di solvenza, come previsto dal D.Lgs. 124/1998 e dalle delibere regionali di recepimento del PNGLA, Piano Nazionale Governo Liste di attesa, con il pagamento unicamente del ticket, se previsto. (In regione Lombardia aggiungere: come previsto dalle deliberazioni regionali DGR 7766/2018, DGR 1 865/2019 e le successive determinazioni per la riduzione delle liste d’attesa). ***

Si ricorda, inoltre che non è possibile per gli enti erogatori chiudere la disponibilità delle agende di prenotazione e che pertanto queste ultime devono sempre essere aperte. La chiusura delle agende di prenotazione è vietata fin dalla Legge 266/2005 (Finanziaria 2006, art. 1 comma 282), che prevede sanzioni amministrative per i trasgressori.

In caso non si riceva risposta, scrivere segnalando il caso al Difensore Civico Regionale la cui   mail può essere reperita nei rispettivi siti istituzionali.

Quello della Lombardia risponde alla mail: difensore.regionaIe@pec.consigIio.regione.Iombardia.it

ATTENZIONE:

° molte regioni specificano che deve essere il cittadino a chiedere quanto sopra illustrato e che il personale dei CUP non è tenuto a spiegare le alternative possibili e le modalità da seguire per veder rispettati i propri diritti;

° se il cittadino di fronte a lunghe liste d’attesa decide di rivolgersi di sua iniziativa ad una struttura privata, senza aver prima chiesto l’autorizzazione all’ASL, AUSL, ASST in genere non viene rimborsato a meno di situazioni molto particolari e dopo un pronunciamento di un tribunale;

° in alcune regioni qualora nel territorio dell’ASL, AUSL o in Lombardia ATS, di riferimento non siano presenti le disponibilità richieste, la struttura sanitaria alla quale si è rivolto il cittadino, sia essa pubblica o privata convenzionata, può inserire il cittadino in una lista di attesa, spesso denominata “lista di galleggiamento” per cercare nei giorni seguenti una disponibilità che rispetti i tempi della prescrizione. In tal caso viene data assicurazione al cittadino che nel giro di pochi giorni riceverà una risposta. Questo spesso non accade, il cittadino non riceve alcuna risposta e la sua prescrizione rimane sospesa e dimenticata nella “lista di galleggiamento”. Quindi non state ad aspettare la chiamata che probabilmente non arriverà, ma se si avvicina la scadenza dei tempi indicati dal vostro medico richiedete, secondo le modalità sopra illustrate, di accedere alla visita in regime di solvenza, come previsto dal D.Lgs. 124/1998 e dalle delibere regionali di recepimento del PNGLA, Piano Nazionale Governo Liste di attesa, con il pagamento unicamente del ticket, se previsto.

——————

*** Nel caso in cui l’operatore a cui si telefona o che si contatta allo sportello, per fissare la prestazione sanitaria, risponda che non è possibile, si può fare una specifica richiesta compilando l’istanza sotto riportata consegnandola al più vicino sportello di sanità pubblica o consegnandola a mano o via mail al CUP, al RUA (Referente Unico per l’Accesso) e, dove esistente, all’Ufficio di Pubblica Tutela (UPT) e all’URP dell’ASL/AUSL (in Lombardia ASST).

Si consiglia di consegnare la richiesta portando con sé due copie, in modo che, se non si riceve immediatamente una risposta, sì possa lasciarne una copia all’operatore, mentre l’altra – da conservare – la si fa timbrare dal medesimo operatore dello sportello.

FAC-SIMILE

Oggetto: ISTANZA PER LA PRESTAZIONE IN REGIME DI ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE.

Il/La Sottoscritto/a……………………………Nato/a a……………………………………il…………….

Residente a…………………….in via…………..Documento di riconoscimento……………….

In data…………………. si è presentato/a presso……..

per chiedere di effettuare la visita / l’esame…………………………………

  • per sé stesso/a
  • per conto del sig./sig.ra

            Nato/a………………………………

            Residente a……………………………. in via…………

            Documento di riconoscimento…………

Come da prescrizione medica del dott./della dott.ssa…………………………………

Poiché la visita/l’esame non può essere effettuata/o entro i tempi previsti, secondo quanto comunicato dagli uffici di prenotazione, con la presente si chiede di poter effettuare tale visita/esame in REGIME DI LIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA a spese del Servizio Sanitario Nazionale, conformemente a quanto stabilito dal DL n 124/1998, art.3, punto 12 e dalla normativa regionale di recepimento del PNGLA.

Firma                                                                                        data

Allegato: – copia impegnativa del medico curante

   – copia tessera sanitaria

   – eventuale attestato di esenzione dal ticket;

 – eventuale promemoria rilasciato dal CUP della ASST in cui si evidenzia il non rispetto della soglia dei tempi di attesa

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