Il nostro governo era pronto a dare la cittadinanza italiana e ospitalità a Indi, la neonata inglese colpita da una patologia senza possibilità di cura; ma non muove un dito per salvare i 39 neonati che stanno morendo nell’ospedale di Shifa e questi non sono colpiti da una malattia mortale, potrebbero sopravvivere se portati in un luogo sicuro e curati. Per loro non c’è cittadinanza italiana, per loro non c’è neanche, da parte del nostro governo, la richiesta al governo israeliano di un corridoio umanitaria sanitariamente attrezzato per metterli al sicuro. Anzi continuiamo a fornire armi ai loro carnefici. Perché la vita di una neonata inglese incurabile vale più di 39 vite di neonati palestinesi curabili? Perché la sofferenza dei genitori di Indi vale di più della sofferenza dei genitori di quei 39 neonati?

QUESTO “ERA” L’ APPELLO URGENTE PER 39 NEONATI ARRIVATO IERI DALL’OSPEDALE DI SHIFA

39 “fragili” bambini palestinesi sono fuori dalle incubatrici e avvolti su materassi in un reparto all’aperto dell’ospedali di Shifa. Altri 2 sono già morti e lo stesso vale per i 12 che si trovavano nell’ospedale Nasser quando è stato attaccato due giorni fa. Per questi 39 bambini, il direttore dello Shifa ha chiesto direttamente a Israele un modo sicuro per mandarli in un altro ospedale, offrendosi di metterli nelle incubatrici e di collegarli alle linee elettriche delle ambulanze per il trasferimento. Questi bambini pesano dagli 800 ai 2000 grammi e sono immaturi nello sviluppo. Hanno bisogno di ventilatori, calore, latte speciale e medicine speciali per aiutare lo sviluppo fino a quando i loro organi non diventano maturi. Altrimenti muoiono.

Israele non risponde alla richiesta e le ore sono passate. Per questi bambini il tempo è essenziale per sopravvivere e anche per quelli che potrebbero impiegare più tempo a morire o a riuscire a sopravvivere, cosa che potrebbe accadere per pochi di loro di dimensioni un po’ più grandi, trovarsi nello spazio aperto di un ospedale come ora è Shifa, dove si diffondono molte infezioni, è un fattore di rischio molto elevato; il loro sistema immunitario è molto debole e mancano anche i farmaci per contrastare le infezioni. Inoltre, Shifa non ha latte per loro o altre forniture necessarie.

Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici e non effettua alcuna attività di profilazione. La navigazione sul sito non richiede il consenso da parte dell’utente. Cookie policy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi