Non dimentichiamoci cosa è accaduto.

La decisione dell’OMS è una notizia certamente positiva, attesa da tutto il mondo. Ma questo non significa la scomparsa del Coronavirus dalla nostra vita, il Covid oggi è una patologia con la quale l’umanità può imparare a convivere, utilizzando le cure e le strategie preventive praticate in questi mesi

“Sono state perse vite che non dovevano essere perse, promettiamo ai nostri figli e nipoti che non faremo mai più gli stessi errori” un monito forte quello lanciato dal direttore dell’OMS, motivato anche da precise preoccupazioni

La sorveglianza e il sequenziamento genetico sono diminuiti significativamente in tutto il mondo, rendendo più difficile rintracciare le varianti conosciute e rilevarne di nuove.

L’Umanità avrà imparato la lezione? Non dimentichiamoci cosa è accaduto

La mancanza di collaborazione internazionale con i Paesi schierati uno contro l’altro per accaparrarsi farmaci e vaccini, completamente controllati da un pugno di aziende private che hanno ricattato l’umanità con la compiacenza di alcuni importanti governi, tra i quali la Commissione Europea.

Cosa accadrà ora?

Big Pharma ha da tempo dichiarato che alla fine dell’emergenza i prezzi dei vaccini e dei farmaci aumenteranno anche di oltre dieci volte creando ulteriori disparità.

Nel frattempo, i percorsi di ricerca clinica dovrebbero tornare a rispettare tempi e modalità stravolte dalla dichiarazione dell’emergenza sanitaria globale. Riusciremo quindi finalmente ad avere a disposizione dati precisi sugli effetti collaterali dei vaccini, sulla loro efficacia ma anche sui loro limiti? Verranno messi in discussione i brevetti? Costruiremo un’azienda farmaceutica pubblica a dimensione europea.?  

Non dimentichiamoci la mancanza di piani pandemici, di mascherine, tamponi e reagenti; una medicina preventiva considerata la cenerentola dei servizi sanitari, con i medici di famiglia e i servizi territoriali abbandonati a sé stessi dopo decenni di tagli al personale e alle risorse economiche.

Questa non sarà stata l’ultima epidemia, con l’attuale modello di sviluppo è molto probabile che le nostre generazioni ne incontreranno altre e allora non potremo dire noi non sapevamo, allora se ci faremo trovare ancora impreparati avremo la piena responsabilità delle future vittime.

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