Un decreto ministeriale del gennaio 2017 prevede che i certificati per richiedere l’invalidità civile, le visite e gli esami diagnostici necessari per documentare la propria invalidità siano gratuiti. Ma tutti ignorano la legge e i cittadini continuano a pagare ! Qui sotto riporto l’articolo del Corriere della Sera che spiega la situazione. lnvito tutti i cittadini che dovranno iniziare le pratiche per richiedere l’invalidità civile a prendere nota delle leggi citate e ad esigere che i loro diritti siano rispettati.

Invalidità, la beffa dei certificati: sono gratuiti ma i pazienti lombardi pagano ai medici fino a 150 euro

Una circolare ospedaliera della Regione Lombardia invita gli specialisti a non chiedere compensi come prescritto dal ministero. I medici: prestazioni professionali. La giungla dei prezzi. «Ora serve una convenzione».

di Simona Ravizza 1 aprile 2019 | 08:00

Cittadini, i più fragili e bisognosi, costretti a pagare ciò che dovrebbero avere gratis. Il rilascio del certificato di invalidità, che è chiesto tra gli altri dal 36% degli ultra 85enni (ossia 20 mila anziani l’anno), per legge è gratuito da due anni. Ma per averlo bisogna ancora sborsare fino a 150 euro. Com’è possibile?

La norma (sconosciuta)

È una legge che nessuno conosce perché passata sotto silenzio. La ignorano i medici di famiglia e i sindacati dei pensionati. Figuriamoci chi ne ha diritto. La svolta è stata introdotta dal decreto ministeriale del 12 gennaio 2017 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 marzo 2017) che aggiorna le prestazioni sanitarie da garantire ai pazienti in modo gratuito con il servizio sanitario nazionale. Tecnicamente si chiamano Livelli essenziali di assistenza (Lea). Bene, nell’elenco dei Lea al punto G (allegato 1), che si riferisce alle attività medico legali per finalità pubbliche, si legge: «Accertamenti e attività certificativa medico legale nell’ambito della disabilità: accertamenti medico legali per il riconoscimento della invalidità, cecità e sordità civili; accertamenti medico legali ai fini del riconoscimento della condizione di handicap (legge n. 104/1992); accertamenti medico legali ai fini del collocamento mirato al lavoro delle persone con disabilità (ex legge n. 68/1999)».

Perché è gratis

Il ministero della Salute, contattato dal Corriere , riassume per email: «Vanno assicurati in maniera gratuita sia il certificato sia gli accertamenti medici legali collegati». È quanto esplicita anche una circolare ministeriale: «Gli accertamenti medico legali per il riconoscimento della invalidità, cecità e sordità civili, della condizione di handicap (legge n. 104/1992) (…) includono le visite, le indagini strumentali e le certificazioni ad essi collegati. Atteso che tali attività non sono riconducibili al sotto-livello dell’assistenza specialistica ambulatoriale, le stesse non sono assoggettate alla partecipazione alla spesa da parte dell’assistito (ticket) e devono essere erogate gratuitamente così come le attività». Il documento introduttivo per attestare lo stato di invalidità può essere stilato sia dai medici di famiglia sia dagli specialisti e consiste nella compilazione telematica dei dati sanitari da trasmettere all’Inps (da cui parte l’iter per il riconoscimento da parte delle commissioni medico legali dell’Ats, le ex Asl).

Come funziona

La Regione, riconoscendo il diritto alla gratuità del certificato introduttivo di invalidità, ha emanato una circolare il 25 maggio 2018 rivolta ai direttori generali degli ospedali: «Le prestazioni nell’ambito della disabilità di cui al punto G1 – si legge nel documento che s’intitola “certificato introduttivo invalidità civile” – comprendono un insieme di accertamenti, visite e certificazioni il cui esito finale è il giudizio formulato dalle commissioni medico-legali e vanno assicurate ai cittadini in maniera gratuita. Tali prestazioni iniziano con la presentazione per via informatica all’Inps del certificato medico introduttivo che può essere redatto da qualsiasi medico, sia esso il medico di medicina generale o ad esempio lo specialista. Si segnala quale buona prassi, che la compilazione del “certificato medico introduttivo” sia effettuata dal medico specialista di reparto». In realtà solo una minoranza di specialisti ospedalieri, chiamati a compilarlo gratuitamente, offre il servizio ai pazienti: i cittadini non sanno che devono rivolgersi a loro per averlo a costo zero e continuano a rivolgersi ai medici di famiglia.

Il far west dei costi

Le fatture, come risulta da quelle in possesso del Corriere , riportano come descrizione della prestazione da saldare la dicitura «Certificato invalidità». Sotto il costo. Il più diffuso è di 81,97 euro più Iva che vuol dire arrivare a 100 euro. Ma sui prezzi c’è il far west : i più fortunati lo ottengono a 50 euro, altri devono spenderne fino a 150 euro. Il paradosso è che i medici di famiglia non stanno facendo niente di illegale. Loro eseguono una prestazione da liberi professionisti. Sistemare la faccenda spetta piuttosto alla Regione: «La Giunta dovrebbe attivare tempestivamente una convenzione con i medici di base, come avviene già per altre certificazioni, in modo che questa prestazione sia sempre gratuita. Inoltre andrebbero sollecitati gli specialisti ospedalieri perché, dove possibile, provvedano loro direttamente così da evitare agli utenti disagi e costi – sottolinea Matteo Piloni, consigliere regionale Pd, che presenta sull’argomento un question time -. Altrimenti in Lombardia migliaia di persone disabili continueranno a pagare cifre consistenti per un passaggio burocratico, nonostante la gratuità sia prevista dalla normativa nazionale». Roberto Carlo Rossi, presidente provinciale dell’associazione di categoria Snami che rappresenta i medici di base, allarga le braccia: «Non ne so nulla». Lo stesso, Emilio Didoné, segretario generale dei pensionati Fnp Cisl della Lombardia: «È un diritto di cui oggi gli invalidi non beneficiano perché non ne sono a conoscenza». Risultato finale: chi ha bisogno del certificato di invalidità, per esempio per l’indennità di accompagnamento e i permessi lavorativi, continua a pagarlo.

1 aprile 2019 | 08:00

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